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domenica 13 maggio 2007

Family Day : l'immensa folla si fa sentire








Sono ben oltre il milione le persone che oggi hanno affollato piazza San Giovanni per il Family Day. Invasa dal popolo delle parrocchie, dai militanti di Comunione e liberazione, dagli appartenenti a decine di altre associazioni cattoliche, e anche molti immigrati e credenti di altre religioni. Tantissimi i bambini affianco ai genitori, in piazza anche vedove e orfani ''la famiglia resta tale anche dopo la morte del papa', e anzi ha bisogno di maggior tutela''. Sgabelli da campeggio, pranzo al sacco e idee chiare: i valori della famiglia, concepita ad immagine di quella di Nazareth. In piazza , portata a braccio da alcuni volontari, ha sfilato anche la statua copia della madonna di Fatima. La stessa che, itinerante, viene custodita, a turno, in varie diocesi in tutta Italia. Sul palco l'orchestra di Pirazzoli e il cantante Povia, ma non Antonella Ruggiero che ha dato forfait per andare invece alla manifestazione 'Coraggio Laico'. I canti, i balli, i racconti e le preghiere. Se non fosse una manifestazione laica, così l’hanno pensata i promotori, si potrebbe quasi pensare ad un raduno dei Papa Boys. Nessun coro da stadio, però, a parte un cartello che inneggia al “Forza Palermo”, non ci sono slogan, né simboli politici o bandiere di partito (ho intravisto solo poche bandiere della Casa Savoia in favore della famiglia e con il papa) . Solo poche magliette con la faccia di Prodi e su una scritta: “Quest’uomo ammazza le famiglie. Tutti coloro che sono convenuti a Piazza San Giovanni oggi sono qui per dimostrare che esistono e come la pensano. Sono qui, da padri, da madri, da nonni e nipoti. Hanno attraversato l'Italia e sopportano la canicola di un lungo pomeriggio romano per ribadire che difendere la famiglia significa difendere loro, i loro figli e il futuro di entrambi. A nessuno importa davvero a che ora arriverà Berlusconi, o se la piazza dell’orgoglio laico sta ottenendo un qualche successo. Questa è una piazza a cui non va di essere strumentalizzata. Chi oggi è qui lo fa solo per dare la sua personale testimonianza, per dimostrare che la famiglia è vitalità. Dal palco le note di popolari canzoni di Celentano, Tozzi e Mia Martini. Sullo spiazzo antistante tantissime le famiglie arrivate al gran completo, con nonni, bimbi in passeggino e anche cani al seguito. Molte chitarrre, canti e balli in cerchio fra la gente.

PEZZOTTA: «RIMETTERE LA FAMIGLIA AL CENTRO» - «Noi vogliamo bene alla nostra Costituzione e per questo vogliamo che la Repubblica Italiana si rimetta al centro il tema della famiglia dal punto di vista culturale, sociale, economico e politicò. Lo ha detto Savino Pezzotta nel suo intervento finale al Family Day. «La famiglia - ha aggiunto l'ex leader della Cisl - sempre più diventa un bene e un "affare" pubblico che contribuisce a formare la coesione sociale e la qualità dello sviluppo, elementi senza i quali la repubblica deperisce. Noi volgiamo fare della famiglia una "causa nazionale" e stabilire il principio che ognuno deve poter avere i figli che vuole, senza che questo comporti una drastica diminuzione del tenore di vita».

Non e' una manifestazione contro il governo, ripetono gli organizzatori da settimane ma gli slogan e gli striscioni ''contro'' non mancano: uno su tutti ''Rosy Bindi, D.I.C.O. vergogna''. Presenti tutti i leader Cdl, oltre Berlusconi, Fini, Casini, Buttiglione, Letizia Moratti, Tremaglia, Alemanno, ma anche due ministri, Mastella e Fioroni. Nessuna voce alla politica dal palco, ma tante cosidette dichiarazioni a margine: Mastella per esempio: ''Se Rutelli fosse stato qui con le sue gambe era meglio''. E a sua volta il presidente della Margherita commentando la manifestazione dice: ''Forte e serena la voce di piazza San Giovanni. La ascolteremo''. Dello stesso avviso il ministro Rosy Bindi che commenta: una bella manifestazione da ascoltare''.



Berlusconi ha detto dietro le quinte: «La manifestazione è un segnale forte per questo governo, che non ha una vera maggioranza». Fini che ha attraversato la piazza insieme al suo portavoce e Tremaglia, saluta i partecipanti, ride e fa battute. Alla moglie di un signore che insisteva di mandare via il governo dice: << Signora condoglianze, suo marito è assillante>>.

Devo ammettere che è stato molto toccante vedere persone disabili, accompagnatori e orfani sorridere, cantare, pregare, trasmettevano una gioia e serenità che da tempo avevo dimenticato. Molti di noi hanno salute, amore, soldi e si dimenticano di sorridere alla vita e ringraziare il Signore. Chi leggerà questo articolo, senza aver partecipato, non potrà capire le emozioni che questa giornata hanno suscitato su tantissima gente. Noi eravamo oltre 1 milione e per la famiglia, nella contro manifestazione 20 mila. Mio caro governo, prendi la calcolatrice, fatti i conti, tira le somme. Gli italiani non hanno bisogno dei Dico, ma di politiche familiari. Di politiche concrete, di politiche che nella storia repubblicana non abbiamo mai avuto… dobbiamo risalire al fascismo?

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