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martedì 23 marzo 2010

Vento di rivoluzione in Grecia…

Il Corriere della Sera pubblica in home page una bella foto che ritrae alcuni manifestanti travestiti da maialini. Che carini! Che bella manifestazione, di quelle colorate, pacifiche e coi tamburelli che piacciono tanto ai governi...

La situazione è molto diversa dalle carnevalate per le strade. La Grecia è sull'orlo della rivoluzione, tutti i servizi (dagli aeroporti alle scuole ai supermercati) sono chiusi fino a nuovo ordine, e l'intera cittadinanza è in piazza contro le manovre governative per "il debito". Si vocifera persino che i poliziotti passino dalla parte dei manifestanti, cosa logica in una situazione del genere.

Lo sciopero generale in Grecia con i durissimi scontri avvenuti tra manifestanti e polizia potrebbe essere il preludio ad un’ondata di venti rivoluzionari che potrebbero soffiare in tutta l’Europa Meridionale. Non è la trama di un filmetto catastrofista ma un possibile, neanche troppo remoto, epilogo dettato dall’incapacità di Governi come quello Greco, Spagnolo e Italiano di fronteggiare la crisi e tutelare le classi più deboli.

La situazione economica in Grecia è estremamente dura come del resto lo è anche in Spagna dove il numero dei disoccupati ha superato i 5 milioni. Anche l’Italia è in condizioni preoccupanti con più di 2 milioni di disoccupati ed un debito pubblico impressionante, oserei dire spaventoso.
Purtroppo quando, in una fase di enormi difficoltà economiche, la politica e le istituzioni non riescono a mettersi in sintonia con le necessità del popolo ed anzi addirittura i rappresenti del popolo si preoccupano unicamente di mantenere i propri privilegi se non di aumentarli, come avvenuto in Grecia ed in Italia, si presenta la possibilità che persone oneste, giovani studenti e bravi padri di famiglia, esasperati dopo quasi due anni di gravi ristrettezze, possano trasformarsi in pericolose mine vaganti, capaci di compiere qualsiasi reato. In una tale situazione basta un leader carismatico e la situazione può precipitare in una vera e propria rivoluzione.

La cosa è già avvenuta in passato in molteplici aree del Globo, con conseguenze spesso catastrofiche, e può avvenire in qualsiasi momento. Quando un individuo non ha più nulla da perdere e si trova nell’impossibilità di provvedere al sostentamento della propria famiglia, può reagire in maniera del tutto imprevedibile e può compiere gesti del tutto impensabili in una situazione normale.

È qui che la politica deve sapersi fermare ad ascoltare le necessità del popolo. Prima che sia troppo tardi e si spezzi del tutto la coesione sociale.
I manifestanti greci hanno preso d’assalto alcuni esercizi commerciali ma soprattutto hanno tentato di scagliarsi contro le banche. Ciò è avvenuto poiché lo Stato non ha punito in modo esemplare i banchieri ed i manager di alto livello, che hanno derubato con pratiche scorrette i cittadini greci.

Lo Stato deve essere presente, deve incarcerare i malfattori siano essi ricchissimi banchieri o criminali da quattro soldi. E soprattutto lo Stato deve provvedere con un adeguato welfare-state, soprattutto nei momenti economicamente sfavorevoli come l’attuale.

Se i cittadini si sentono abbandonati, come purtroppo inizia ad avvenire nell’Europa Meridionale, possono iniziare a credere di doversi fare giustizia da soli. Questo è l’inizio della guerra civile.

domenica 21 marzo 2010

Inaugurazione rubrica Economia & Finanza


Sostenuto dalla convinzione che la politica sia mossa quasi esclusivamente da interessi economici, inaugurerò su questo blog una rubrica denominata Economia & Finanza. Non si può parlare di politica tralasciando il ritorno economico che c'è dietro e non si può parlare di scelta politica senza valutare l'impatto economico. Da due anni mi sono appassionato di finanza e di investimenti e ciò mi ha prermesso di comprendere dinamiche che la coscienza mi impedisce di farle tacere. Questo blog è stato trascurato nell'ultimo periodo perchè ritenuto impotente nei confronti dei mezzi mediatici controllati, incapace di sensibilizzare le persone e a causa di carenza volontà informativa e culturale del popolo di internet. Il blog è stato anche messo da parte dai motori di ricerca di Google perchè c'è un sito potente con lo stesso nome "PORTALE DELLE LIBERTA'", dalla prima pagina di ricerca siamo finiti alla quinta e nel mezzo c'erano siti del tutto inappropriati. Disse Giovanni Agnelli: "controllare l'informazione è controllare il potere". Tutto questo è evidente e nel mio piccolo, se avrò almeno un solo elettore che apprezzi l'operato, o che critichi aumentando il dibattito, mi sarà da incentivo a continuare.
Un saluto a tutti

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