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mercoledì 12 ottobre 2011

I LOVE SHANGHAI







Pochi Paesi stranieri incuriosiscono oggi quanto la Cina, ancora per molti versi misteriosa anche se già da anni la linguetta "Made in China" fa capolino da manufatti, macchinari, abiti, gadgets, borse, scarpe, abbigliamento sportivo delle più note multinazionali europee e americane in vendita nei nostri negozi, e le comunità cinesi con i loro bottegoni stanno prendendo sempre più campo in quasi tutte le città italiane.

Proprio perché sono consapevole che il mio viaggio in Cina mi ha fatto compiere solo pochi passi verso la comprensione delle mille sfaccettature di quel Paese, ho lungamente tentennato prima di intraprendere la stesura del resoconto. Ho viaggiato molto e amo la ricerca e la conoscenza di nuovi mondi, di civiltà diverse, di situazioni e modi di vita inimmaginabili.

Questa esperienza è stata per me così straordinaria, ed ha segnato in modo così indelebile e positivo la mia vita, da farmi sentire la necessità di raccontarla, addirittura di consigliarla a tutti.

Sono stato a Shanghai per tre mesi a fare uno stage in una società di consulenza, vita dinamica, eccellente vita notturna, alto potere d'acquisto e delirio totale. Tutte le paure iniziali ad affrontare un Paese del genere sono svanite in pochi giorni. Shanghai è una città sicurissima, economica, moderna e piena di entusiasmo.

SHANGHAI è la più occidentale delle città cinesi e quella che risente maggiormente dell’enorme boom economico e finanziario che sta attraversando in questo momento il Paese: si presenta non come una metropoli ma un enorme e spaventoso centro commerciale e non c’è strada, vicolo, cortile, anfratto o luogo dove non si svolga un commercio e a qualsiasi ora le sue vie brulicano di gente intenta a far shopping di ogni cosa: cibo, vestiti, oggettistica, scarpe, borse e chi ne ha più ne metta. Il vero Paese dei Balocchi per un'occidentale. La Cina sta vivendo un momento di rinnovamento strutturale, ambientale, sociale, urbanistico, economico dai ritmi vertiginosi, i termini del quale possono essere percepiti da noi occidentali in misura solo parziale, con il sempre presente rischio di travisamenti. Rendiamo la cosa più interessante con delle domande e risposte:

Come sono questi cinesi?


Dopo secoli di umiliazioni e depressione, ora i cinesi sono ottimisti come non mai. Il prodotto interno lordo del Paese cresce all'impazzata e ogni abitante si sveglia, confidando nel fatto che domani sarà meglio di oggi. I cinesi sono per natura curiosi, attratti dal diverso. Ti osservano, ti imitano. Ricordo una bellissima immagine che mi ha colpito, con una bambina che mi guardava da lontano incuriosita e timida, poi si avvicina, mi tira i peli delle gambe e se ne scappa. Non aveva mai visto i peli delle gambe. Di episodi analoghi ce ne sono un'infintà, dalle foto agli autografi (quando insegnai in una scuola). Io ero il diverso. Una diversità che non era vista come contrasto ma come ammirazione. Noi italiani godiamo in Cina un grandissima stima, completamente il contrario di come noi vediamo i cinesi in Italia. Gli italiani sono accolti con grande simpatia. In quanto, in fondo, secondo me non del tutto dissimili da loro. Entrambi i popoli hanno uno spiccato senso per tutto ciò che è curioso, amano affrontare i problemi davanti a un buon piatto fumante o a una bevanda alcolica, hanno il culto della famiglia, e condividono un retaggio culturale plurimillenario. Tutti elementi che nel vasto panorama geopolitco mondiale, per lo più, solo Cina e Italia possono vantare. Eppure è una simpatia e intesa unilaterale, peccato.

E' vero che i cinesi lavorano solo?

I cinesi amano fare abbondanti mangiate in compagnia, giocare a dama o a majiang, giocare a dadi, allenarsi al badmington o al tavolo da ping pong, cantare al karaoke, ballare. Valori importanti per loro sono lo stare insieme in armonia, la salute fisica, il successo e, non di meno delle voci precedenti, il denaro. Non a caso li chiamano gli ebrei d'oriente. I cinesi sono dei grandissimi lavoratori, hanno un alto senso di responsabilità ma purtoppo è bene carente la sfera critica e umanistica.

La famiglia, è importante?

La famiglia è fondamentale nella società cinese. Però, il concetto di famiglia da queste parti va inteso come una entità più allargata, che a volte copre anche le amicizie più strette e le parentele più lontane. Del resto in Cina dai primi anni ‘80 vige la politica del figlio unico, e dunque la famiglia in senso stretto raramente arriva a superare i tre membri.


Come sono le donne cinesi?


La vulgata è che le donne cinesi hanno un carattere molto forte e sono particolarmente pragmatiche, sono servizievoli con il proprio uomo in pubblico, mentre comandano in casa. La realtà, è che la donna cinese oggi sta vivendo sulla propria pelle tutte le contraddizioni di una società molto legata al suo passato e che sta godendo di una ondata di libertà e benessere vertiginosi sconosciuti prima. Con tutti i vantaggi e gli svantaggi, i sogni e le delusioni, le disponibilità e i pianti che queste implicano. E' facile vedere per strada spettacoli tipo donne che piangono e fanno dei capricci davanti agli uomini, battono i piedi e strillano. Se stessi nei panni dei ragazzi...temo che gli schiaffi non si risparmierebbero.
Comunque sia non dovete spaventarvi, sono molto attratte dal nostro fascino occidentale e dalla nostra small face.

E' vero che hanno la patata orizzontale le cinesi?

Tornato in Italia, questa è stata sicuramente la domanda che ha riscosso maggiore successo. Davvero! La maggior parte della gente mi ha chiesto questo!
Ma che domanda è? Volete sminuire un'esperienza di vita con la posizione gravitazionale della patata? Andate su qualche sito porno asiatico e controllate se è come la nostra!!

E' vero che fanno rutti in libertà?


Verissimo. Ruttano in pubblico senza problemi. Personalmente non mi dava fastidio, mi sono integrato subito in questo tipo di cultura.
La cosa più schifosa è lo sputo selvaggio. Senti i cinesi in strada e in ogni posto che caricano la gola per lanciare degli sputi pieni di catarro. Te lo fanno in taxi, nel palazzo, sul marciapiede...


Cosa c'è in Cina che in Italia manca?
  • I centri massaggi. Per 3 euro all'ora io li farei tutti i giorni;
  • I taxi alla portata della popolazione e metro funzionanti;
  • Molti cibi e verdure che noi non usiamo e a buon prezzo al ristorante;
  • La voglia di crescere, di creare e di lavorare che in Italia abbiamo perso.
Cosa c'è in Italia che in Cina manca?
  • Il pensiero e il giudizio critico;
  • la redistribuzione delle ricchezze;
  • diritti civili e politici;
  • diritti sindacali;
  • la creatività.
L'episodio più assurdo che ti è capitato?

Per ben due volte ho rischiato di avere seri problemi con la giustizia, per fortuna sono riuscito a farmi capire. La paura è stata tanta e non auguro a nessuno di farsi pure qualche giorno di carcere per accertamenti in Cina. Poi chissà cosa ti fanno firmare in cinese, bisogna mettere di mezzo pure il consolato.
Comunque l'episodio più assurso è stato quando sono andato in vacanza a Guilin con tre italiani per vedere le risaie e i fiumi della zona. Un viaggio stupendo....peccato che due ore prima che avevamo l'imbarco nell'aereo i miei amici hanno scordato i bagagli in taxi con i passaporti di tutti. Non potevamo prendere aereo e treno, senza passaporto non potevamo andare neppure in albergo, a Guilin non esisteva consolato italiano...

come diavolo tornavamo a Shanghai che sta dall'altra parte della Cina? Per farla breve: Eravamo completamente fottuti. Inizia il delirio, tutti che urlano...ad un certo punto però ci stanno dei cinesi che ci facevano il segno con le mani, come per dire OK! Passa il tempo...passa un'ora e arriva il taxi con i nostri bagagli. Incredibile. C'era un guardiano di un edificio che si era segnato sulla mano la targa del taxi e lo ha rintracciato. Assurdo!! A questa guardia delle sicurezza gli abbiamo regalato 10 euro. Lui non li voleva accettare...ma a noi ci ha regalato la felicità e con quei soldi si sarebbe levato parecchi sfizi. Era la cosa giusta. Tutti felici e contenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

solo 10 euro?? pidocchio...

Anonimo ha detto...

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