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martedì 27 maggio 2008

Scontri alla Sapienza. Il clima è sempre mite


Oggi ci sono state tensioni in via Cesare De Lollis davanti all’università tra studenti dei collettivi studenteschi e alcuni esponenti di destra. A terra quattro militanti: due di estrema sinistra e due di Forza Nuova. Sei persone "al vaglio" della Digos.
Trent’anni son passati da quell’anno di fuoco che fù il ‘77 italiano: trent’anni dalla cacciata di Lama da La Sapienza, trent’anni dagli scontri con i fascisti all’università, trent’anni dalla burocrazia piccista, trent’anni dalla dicotonomia di “sacrificio!” La notizie è sconcertante perchè mette alla luce, oltre a della violenza, una situazione insostenibile del clima che vige nel più grande polo universitario italiano. Proprio al fulcro della formazione, dove si dovrebbe tutelare ogni specie di informazione e di ricerca, vigono fenomeni di intolleranza religiosa, sociale e politica.

La rissa tra i ragazzi di estrema destra e sinistra non è un caso isolato ma un allarme. Ve lo dico perchè studio alla Sapienza e conosco realmente ciò che succede nel mio ateneo e soprattutto nella mia facoltà.

Nella nostra università vengono violati principi fondamentali della nostra costituzione:
- art.1 "L'Italia è una Repubblica democratica";
-art.2 " La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo... doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" ;
- art.3 " E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini....all'organizzazione politica" ;
- art. 17 " I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente"
...

Non ci deve importare chi ha iniziato a picchiare, chi aveva i bastoni e chi le catene. Ci deve importare le radici del problema. Che sono queste:
- studenti di estrema destra hanno organizzato un convegno sulle Foibe ;
- studenti di sinistra non volevano che la destra organizzasse questo convegno perchè le Foibe non si devono toccare e perchè siamo antifascisti;
- occupazione e revoca della concessione dell'autorizzazione al convegno;
- scontri.

L'università è o no il centro della cultura,della formazione e della ricerca?
NO! A La Sapienza no! C'è un'imposizione del silenzio da parte di studenti di sinistra.Sono un Liberale che ama la propria Patria, l’Italia. Per garantire che la nostra Repubblica sia democratica occore garantire la manifestazione di ogni individuo. Secondo me, bisogna garantire la libertà di parola a destra, sinistra, cattolici, comunisti, fascisti, ebrei e al Papa. Occorre che si parli di foibe, Libia, Risorgimento, brigantaggio, fascismo, resistenza, mafia, relativismo, laicità
, lobby...

Con l'applicazione della libertà di espressione possiamo contribuire a migliorare il nostro paese, la sua storia, a placare gli odi e le violenze. Il Rettore, i presidi e professori non contribuiscono a marginare questo blocco culturale. Gli studenti sono oppressi e ammutoliti da una cerchia di estremisti. E' inamissibile che il silenzio e il mancato garantismo continua a manifestarsi. Dagli "anni di piombo" non è cambiato nulla alla Sapienza, a parte la riduzione dei morti. Tanto, tra un pò di giorni i giornali non ne parlano più!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo nicola!!!!!!!!


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