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mercoledì 7 maggio 2008

Inchiesta sui prezzi della benzina...sarà vero?

Il prezzo della benzina aumenta di giorno in giorno inesorabilmente ma è diventato un bene primario, più del pane. Cinquant’anni fa possedere un auto in famiglia era un lusso, dieci anni fa averne due in famiglia era normalità, oggi l’auto è un effetto personale.
Siamo a quota 1,4 euro a litro e tra un anno toccheremo quota 1,5. Abbiamo davvero idea di quanto influiscano questi piccoli aumenti sulla spesa annua totale di carburante? Abbiamo davvero una percezione di quello che finanziamo quando mettiamo 20 euro di benzina?
Cerchiamo di ripercorrere sinteticamente il percorso del greggio, dal produttore al consumatore.
Oggi un Barile di greggio costa c.ca 95 dollari e al cambio di giorno 5 dicembre 2007 un dollaro vale 0,6845; quindi un barile, in euro, costa 65 euro. Un barile corrisponde a 159 litri di petrolio. Dividendo i 65 euro di un barile per i 159 litri del barile stesso otteniamo il costo di un litro di petrolio appena estratto: 65/159 = 0.41 euro al litro.
Dove va a finire l’euro in più che paghiamo al litro? Serve forse per la lavorazione dl greggio? Non esattamente. Il litro di petrolio estratto viene trasportato in oleodotto o su nave alla raffineria; prezzo orientativo del trasporto per ogni litro: 4 cent. Inizia il trattamento, ed il nostro litro di greggio viene raffinato ed esce dallo stabilimento costando c.ca 3 cent. in più.
Il litro di benzina adesso di trova su una autocisterna (o su una nave), direzione rifornimento. I costi di trasporto, quelli per il nolo delle navi e quelli di tenuta (quest’ultimi riguardano il costo che viene sostenuto per depositare il carburante in deposito dato che esistono degli obblighi di "scorta" per costituire le riserve del Paese, pari a 90 giorni di consumi) aggiungono un costo di c.ca 9 cent. al nostro litro.
Una volta arrivato nel pozzo del distributore di benzina, la sorpresa deve ancora arrivare, se no pagheremmo 57 centesimi un litro di benzina; il gestore, in realtà, aggiunge 4 cent. al costo del litro protagonista del racconto. Siamo a quota 61 centesimi…e gli altri 80 rimanenti per arrivare a 1.41 euro al litro e far quadrare i conti? Li intasca lo Stato, sottoforma di tasse e accise. Ancora oggi noi cittadini pagando un litro di benzina continuiamo a sostenere vecchissime spese decise decine e decine di anni fa; su un litro di benzina verde paghiamo:
1,9 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (per volere di Mussolini)
14 lire per la crisi di Suez del 1956
10 lire per il disastro del Vajont del 1963
10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966
10 lire per il terremoto del Belice del 1968
99 lire per il terremoto del Friuli del 1976
75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980
205 lire per la missione in Libano del 1983
22 lire per la missione in Bosnia del 1996
0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
Totale 486 lire pari a 0.25 euro. Tenetevi forte, su questa tassa viene applicata anche l’Iva, quindi una tassa su una tassa. Non c’è limite al peggio. Quindi, conteggiando gli 80 cent circa che lo Stato tassa su un litro di benzina i conti tornano:
0.41 il costo di un litro appena estratto
0.09 il trasporto dal giacimento alla raffineria
0.03 il prezzo per la raffinazione
0.04 il trasporto dalla raffineria al distributore
0.04 la trattenuta dei gestori
0.80 tasse
Totale 1.41 euro al litro

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)


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