"Organizza la tua mente in nuove dimensioni, libera il tuo corpo da ataviche oppressioni."
lunedì 24 marzo 2008
Che frustrazione essere la moglie di un poligamo "premiato" dallo Stato italiano con la cittadinanza
autore:
Luisa Battisti (Infermiera professionale)
Che frustrazione essere la moglie di un poligamo !
Vorrei cercare di far capire come si sente una donna, suo malgrado moglie di un poligamo.
Come ho raccontato altre volte, mi sposai, per amore, con un egiziano musulmano che successivamente, a mia insaputa, si è risposato con una sua connazionale dalla quale ha avuto una figlia.
Apprendere questa notizia mentre siamo ancora sposati mi ha spezzato il cuore e mi ha creato una profonda ferita nell'anima, perchè non mi sono sentita rispettata nemmeno come essere umano. Solo ora capisco completamente che per lui che è musulmano la donna conta meno di un uomo. Inoltre il non essermi convertita all'Islam è stato un motivo aggravante nel deterioramento del nostro rapporto.
La donna in quanto tale è un essere debole che non ragiona obiettivamente quindi non può esprimere le proprie idee e pensieri. Io mi sono opposta e ribellata a tutto questo per non tradire i miei valori cristiani che si basano sull'amore vero tra un uomo e una donna, sul reciproco rispetto, sul perseguire un progetto di vita comune e alla pari. Il matrimonio monogamico comporta tutto questo ed è la base su cui si fonda la famiglia e la società cristiana occidentale. Essere la moglie di un poligamo mi fa sentire confusa, abbandonata, senza identità, come se fossi in un branco di animali dove c'è il maschio dominante e le "femmine" che servono solo alla riproduzione. Sei un'anonima senza un volto. L'uomo egoista, prepotente e fondamentalmente insicuro si nasconde dietro i precetti del Corano interpretandoli come conviene, commettendo così queste infamità, incurante di ciò che una moglie possa provare dentro se stessa.
Oltretutto, sono costretta a subire i suoi sberleffi obbligata a condurre da sola le procedure di separazione.
Ancora più grave è che il Governo Italiano non pone attenzione a questo fenomeno ormai diffuso non tutelando i suoi cittadini. Ho denunciato alle autorità competenti la bigamia di mio marito cercando di ostacolare i diritti che lui ha acquisito per mezzo del matrimonio con me, ma ciò nonostante continua a vivere felicemente in Italia con l'"altra" moglie sposata con rito islamico e con la figlia. Inoltre ha ottenuto il permesso di soggiorno a tempo indeterminato e, addirittura, la cittadinanza solo perchè è sposato con un'italiana.
A questo punto mi domando: su che basi ha avuto questo riconoscimento dallo Stato Italiano, visto che vive secondo canoni difformi dalla nostra tradizione ? E' possibile che uno straniero ottenga la cittadinanza italiana solo con un iter burocratico senza tener conto del suo comportamento e del suo operato ? Tutto questo è gravissimo perchè dietro questa inerzia e superficialità si sta attentando alla nostra libertà e la sharia sta fagocitando la nostra identità. Questa mancanza di difesa dello Stato mi fa sentire abbandonata , mi fa capire che nonostante ci siano persone di buona volontà che evidenziano e denunciano questi fatti, le istituzioni sono totalmente incapaci di agire attivamente per il bene comune del popolo italiano.
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