Ai 15 gruppi (o sottogruppi) parlamentari della camera ed ai 17 del Senato non corrispondono affatto altrettante identità politiche forti irriducibili sotto un’unica bandiera. Sono piuttosto il frutto di meccanismi elettorali e regolamentari che hanno reso conveniente la moltiplicazione delle sigle. E sono il frutto di strategie politiche miopi. Si aggiunga che l’odio per l’avversario e la sua completa delegittimazione hanno reso impraticabile in questi anni ogni tentativo di conferire maggiore autorevolezza e maggiore serenità al confronto politico. In questo periodo i partiti stanno pensando solo alle alleanze, fare i conti, spartire cattedre senza fare alcun riferimento al programma. Mi sbaglio o sarebbe meglio sedersi su un tavolo e decidere il programma da presentare agli elettori. Purtroppo si ragiona così:
-prima le alleanze
- lotte interne nei partiti per giocarsi fino all’ultimo posto da onorevole o interessi da raggiungere;
- infine si elabora un programma basato su slogan che colpiscano gli elettori.

Infondo chi è che legge i programmi? chi è che ha fiducia nei programmi? Gli slogan demagogici, campagne pubblicitarie, marketing politico, sono i metodi migliori allo scopo. Le ideologie non esistono più, persone con valori da quando sono nato non li ho mai conosciute (in politica). La classe politica si giustifica o tenta di giustificarsi come classe di potere facendo ricorso a principi astratti, a dottrine, a credenze generalmente riconosciute e accettate nella società. Siamo liberali, certo, ma nel liberalismo l’individuo deve essere riconosciuto come valore assolutamente preminente. e pertanto un organismo politico è tanto migliore quanto maggiore è il grado di protezione che assicura all’individuo impedendo che possa essere oggetto di sopraffazione da parte di chicchessia. A parlare siamo tutti bravi. Anche i difensori della cristianità, nel privato, scopri essere un’enorme delusione. Comunque vadano le elezioni, qualunque alleanza si venga a formare, una cosa è certa : cambiamenti radicali non ci saranno. Un governo vero e proprio di maggioranza, come affermò Gaetano Mosca, è impossibile, esisteranno sempre delle minoranze politiche di fronte a maggioranze apolitiche. Per questo continueranno a stare mafiosi in politica, leggi fatte su misura, votazioni senza preferenza... meno capiamo, meno partecipiamo, meglio lavorano i gruppi di interesse. Coloro che detengono il potere politico tendono a perpetuarlo nei loro discendenti, instaurando una chiusura dell’accesso al potere. Siamo all’interno di un sistema di sogni e di menzogne che oggi si appella democrazia. La disperazione ci sta portando ad inginocchiarci ad un comico carismatico come Grillo.La mia non è una sfiducia nel sistema irreversibile, non smetterò mai di credere che un ricambio generazionale possa fare qualcosa, anche se, non insegnando ai giovani veri valori, la situazione è dura.
Nicola Santoro (portale delle libertà)
1 commento:
Siamo in un sistema che non ha nulla a che vedere con la DEMOCRAZIA,.. altro che emergenza rifiuti qui c'è EMERGENZA DEMOCRATICA. io, donna di Marano sono una manifestante assidua, mi è stato impedito di parlare dall'ispettore della polizia e di arrivare nella piazza principale dove c'ere il consiglio dei ministri.esiste ancora la COSTITUZIONE? art 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione....
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