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sabato 31 gennaio 2009

Il Portale delle Libertà diventerà muto.

Il Portale delle Libertà diventerà muto. Non ha più la forza, la fiducia e la speranza di poter vedere l'Italia cambiata. Inizialmente questo blog era una tavola rotonda, si aprivanio dibattiti, vi si postavano articoli redatti con diverse mani, e soprattutto si lottava per una corretta infomazione. Con il passare del tempo il progetto è passata la voglia di scrivere anche al Direttore Sanmolis, cioè io. Da adesso parlerò a titolo personale. Ho 24 anni, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, una ardende e passata attività politica. Ho iniziato la politica schierandomi con un leader che reputavo tutto l'opposto di quello che poi si è dimostrato. Ho iniziato studi politici e fondato un movimento giovanile sperando di poter contribuire in un gradioso progetto di rinnovamento politico, culturale ed economico. Spero con il cuore di cambiare opinone ma penso che una reltà migliore non sia possibile, almeno in Italia. Cercherò di spiegarmi meglio, anche se difficile scrivere con imparzialità quando di mezzo c'è qualcosa di personale e scritte con il cuore.
L'Italia e Paese nato sulla menzogna e sull'opportunismo. Dal Risorgimento si è cercato di evitare il dibattito sui nostri padri fondatori e sulla loro attività. Ancora oggi si boicottano tesi revisioniste sull'unificazione Italiana. Non soffermandomi nel dettaglio delle ragioni storiche mi limito a sottolineare piccoli e schiette affermazioni.
L'Italia e stata costituita per volontò massonica,
Garibaldi era un ladrone e stupratore, la spedizione dei mille fu una autentica bufalata e i comandanti dell'esercito borbonico si fecero corrombere.
Nel sud Italia si stava economicamente meglio sotto i borboni
I briganti sono stati dei veri patrioti, valorosi, non rinunciarono mai a smettere di combattere perchè i borboni non avevano sciolto il giuramento di fedeltà.
Non si parla dello sterminio per eliminare il brigantggio.
Cavour, giudato da logiche massoniche più grandi di lui, rubò le migliori risorse del sud per portarle al nord Italia, più vicine all'Europa. E iniziò la povertà del Sud Italia.
Del fascismo si prefersce non fare chiarezza.
Lo stesso discorso vale per la strage di Bologna, Brigate Rosse, Aldo Moro ecc.
Tornando alla realtà attuale, credo che con Falcone e Borselleino, sia morta anche la giustizia, l'informazione e i principi cardini del sistema democratico. L'Italia è al 156° posto su 186 Paesi per l'efficienza giudiziaria. Viene dopo l'Angola, Guinea, Sri Lanka... e invece di migliorarla, la politica pensa alle intercettzioni telefoniche e altri metodi per incentivare il silenzio. La televisione nzionale è monopolizzata e lo sviluppo della rete internet ostacolata. Dovesse farci male troppa informazione.

A proposito di silenzi omertosi, anzi mafiosi: il 27 gennaio la Camera ha bocciato la mozione dell’opposizione Pd-Idv-Udc che chiedeva gentilmente al governo di “invitare alle dimissioni il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino”, Pdl, accusato da sei pentiti del clan dei Casalesi (come ha rivelato una lunga inchiesta dell’Espresso) e indagato per camorra dalla Dda di Napoli, in quanto “lede gravemente non solo il prestigio del governo, ma anche la dignità del Paese”. La mozione era firmata dai capigruppo del Pd Antonello Soro, dell’Idv Massimo Donadi e dell’Udc Michele Vietti, oltreché dagli on. Sereni, Bressa, Ciriello e Garavini. Quest’ultima, una maestra elementare eletta con gl’italiani all’estero e dunque ignara di cose di mafia, ha illustrato la mozione in aula. Purtroppo però le astensioni e le assenze nelle file del Pd han superato quelle del Pdl e salvato l’ottimo Cosentino.

Mozione respinta con 236 no (Pdl più Lega), 138 sì e 33 astensioni. Decisivi dunque i 26 astenuti Pd (fra i quali Cuperlo, Madia e i radicali), i 47 Pd usciti dall’aula perlopiù solo per quella votazione e poi subito rientrati (compresi Enrico Letta, il ministro molto ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia e perfino Marina Sereni, firmataria della mozione stessa), i 22 Pd assenti ingiustificati (compresi D’Alema, Gentiloni e Veltroni, che sull’Espresso aveva chiesto le dimissioni di Cosentino) e i 2 Pd addirittura contrari (fra cui il tesoriere Ds Ugo Sposetti).

Il Parlamento è composto da 18 condannati in via definitiva e tanti altri invece la fanno franca con il bastone del potere. I più recenti in ordine temporale, e citati solo per nome per evitare citzioni giudiziarie:
Totò è i suoi cannoli siciliani;
Franesco, Piero, Massimo, Walter e la grandione unione democratica;
Silvio l'intercettato;
Adolfo nel film intitolato "un'amicizia per caso";
Tonino nel ruolo del padre del film "piccola peste" ;

Queste sono solo alcune delle motivazioni per cui sono sfiducioso del futuro del mio Paese. La cronaca gionaliera ne è una conferma. Appensare al fatto che a 24 la penso così, dopo aver creduto e combattuto per un migliore, corretto sistema democrtico mi rattrista. La mia generazione è sempre meno legata ai valori, e senza di essi non si può avere nessuna aspettativa. Mi auguro che al più presto possa cambiare le mio opinioni e continuare a scrivere con ardente persevernza su questo blog.
Spero che questo articolo non lo legga mai mio fratello, in Aghanistan a combattere per il nostro Paese, portando in alto sempre la bandiera nel cuore, sarebbe una grande dispiacere. Questa bandiera io la porto sempre nel cuore, ma purtroppo quest'ultimo non batte più.

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