Esistono cittadini di classe A, sono capitani coraggiosi, capitalisti senza capitale che, insieme alla "casta" politica, occupano l'intera fotografia.
A seguire quelli di classe B, sono quelli che trovano certi vantaggi e spazi di movimento, occupando quadri della fotografia con il partito politico, generando utili ad entrambi, e solo a loro.
In basso, i cittadini di classe C, quasi tutti, lavorano, producono reddito e ricchezza, pagano esose tasse, ma servono a mantenere lo sterile gioco della democrazia, invisibili e non-esistenti.
Beppe Grillo, ha dato voce agli invisibili, sostituendosi alla dialettica politica che non c'e'.
Al contrario, tutto intorno c'e' un silenzio assordante, imbarazzante per coloro i quali osservano il nostro Bel Paese dall'estero.
Pochi esperti lo avevano annunciato anni prima: il declino e la fine della "carta stampata". In Italia, tale viene mantenuta con la bombola di ossigeno accanto (finanziamento pubblico all'editoria). Senza questi finanziamenti, i giornali e giornalisti, ne avrebbero di "testate" da tirare.
Il fenomeno "Rete", "villaggio globale", inizia a far preoccupare i Signori come Luca di Montezemolo, quando esortava la stampa cartacea, dando del parassita a quella in Rete.
A differenza dei rossi e risoluti colleghi politici cinesi, gli italiani risultano troppo impegnati a modificare colori, nomi, dando nuovi look a partiti politici fiammanti, posizionarsi sulla scacchiera, trovare accordi e via dicendo. Pertanto sono sudaticci e distratti, non tengono dietro ai tempi moderni.
Ecco che il "potere" si esercita sugli "oggetti dei desideri "di un tempo, la carta stampata e la tele-radiofonia.
La Rete ancora non la conoscono, per fortuna. Sono rimasti ai tempi di Benito Mussolini. Ad esempio, "l'ordine dei giornalisti" una buona cosa voluta dal Duce, roba cosi' buona che ho tentato invano di spiegarmi le ragioni della sua esistenza.
Una volta erano felici (i cittadini) -almeno cosi' sembravano i nostri padri- anche se erano un numero, quello del conto corrente bancario, adesso invisibile.
Bertinotti si agita tutto. Inizia in una dissertazione delle sue, in un elegante frac. Il tema da lui favorito, il "garantismo". Un tema la privacy e la libera informazione, che –guarda caso- ancora oggi, non trova in Italia una conformita' giuridico-legislativa. Per il Presidente Bertinotti, quello che "non e' scritto " non si puo' fare. Tante cose non si possono fare, compresa la libera informazione, senza veline, censure reali.
Bertinotti, non sara' strano che sui giornali finiscono solo intercettazioni di Berlusconi? Cosa vorra' dire? Che solo Berlusconi e' l'uomo delle compravendite di tutto, anche di senatori? Clemente Mastella sarà San Francesco d'Assisi? La moglie di Dini è una persona d'onore? D'Alema cosa avrà sotto i baffi? Fassino come fa a rimanere in piedi? Aldo Patriciello costruisce palazzi perchè è un bravo imprenditore? La mafia è un gene del nostro sangue che non riusciamo ad individuare l'antidoto? Bertinotti, per favore, salvi il popolo italiano da ogni censura che quotidianamente soffoca il diritto, la legalita', la conoscenza di questo Paese. Presidente Bertinotti,da buon compagno, grazie in nome del popolo italiano. A tutto il parlamento: baciamoci le mani....
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